Problem solving al nido
In questo articolo vedremo le 5 fasi del processo di Problem Solving come strumento metodologico per il lavoro dell’equipe di educatrici di asilo nido.
Passeremo poi ad analizzare alcuni strumenti pratici, fase per fase, utili nel lavoro quotidiano delle educatrici.
Importanza del Problem Solving al nido
L’importanza del Problem Solving per l’equipe educativa è data dalla necessità di risolvere i problemi complessi che le educatrici incontrano nel duplice ruolo da loro espletato negli asilo nido: da una parte quello individuale, di interazioni educative e dedicate al benessere psico-fisico di ciascun bambino, dall’altra di coordinamento della propria azione con le altre educatrici e col Servizio in senso ampio.
È interessante notare il notevole valore autoformativo che il processo di Problem Solving assume per le educatrici se correttamente adottato.
Il problem solving – Strumento chiave per il lavoro in equipe delle educatrici
Il Problem Solving è uno strumento metodologico molto interessante per la singola educatrice, ma diventa fondamentale per aumentare l’efficacia e l’efficienza del lavoro in equipe di tutte le educatrici di asilo nido.
L’importanza del problem solving come strumento per le educatrici di asilo nido risiede in:
- Essere un metodo (codificato ma flessibile e applicabile in generale) che sfrutta le competenze possedute e stimola il lavoro in equipe
- Essere strutturato in passaggi successivi (fasi)
Il Problem Solving aiuta a rendere oggettive le scelte che l’equipe deve compiere.
Infatti esso permette di partire dal problema così come percepito e analizzato da tutte le educatrici e non dalle singole e personali “visioni del problema” (che spesso sono unite alla singola e personale “visione della soluzione”).
Inoltre il Problem Solving promuove la comunicazione e il lavoro di gruppo tra le educatrici.
Seguendo la traccia delle fasi del Problem Solving qui sotto proposta, l’equipe vedrà ridurre il numero di conflitti e le situazioni di tensione tipiche di altri sistemi di collegialità, oltre a conseguire maggior efficacia e efficienza nel lavoro.
Problem Solving in pratica: le 5 fasi
Il processo del Problem Solving è diviso in 5 fasi successive.
Ognuna di queste 5 fasi prevede un'ulteriore suddivisione in sottofasi, per semplificare il lavoro. I concetti alla base di queste sottofasi sono piuttosto semplici e ripetuti:
La collegialità è implicata in ognuno di questi passaggi.
1. Isolare il problema
1. Isolare il problema
La prima fase del Problem Solving che l’equipe di educatrici dovrà completare è isolare il problema che affronteranno.
Per isolare un problema è utile per le educatrici:
- Fare un elenco di tutti i problemi
- Ottenere informazioni sui problemi
- Preselezionare i problemi
- Chiarire i problemi preselezionati
- Scegliere il problema da affrontare – tra quelli preselezionati
Vediamo in dettaglio alcune indicazioni utili per le educatrici di asilo nido.
1. Fare un elenco di tutti i problemi.
Questo elenco dovrebbe comprendere solo problemi che possono essere effettivamente affrontati dal gruppo di lavoro. È una buona idea che le educatrici raccolgano (ad esempio giorno per giorno o prima della riunione) e portino in riunione d’equipe o di sezione ognuna un proprio elenco, con più dettagli possibili (anche in forma narrativa).
2. Ottenere informazioni sui problemi.
Conviene basarsi sulla osservazioni raccolte precedentemente o effettuarne di nuove, per raccogliere ulteriori dati e informazioni sui problemi elencati in (a). Per scelte progettuali è bene rivedere la documentazione elaborata, oltre alle varie osservazioni
3. Preselezionare i problemi (riducendone il numero a 3 o 4).
Di solito nelle riunioni d’equipe le educatrici di trovano ad affrontare molti problemi diversi tra loro e spesso con scadenze temporali diversi (ad esempio: un inserimento di un bambino che sembra non procedere bene e la predisposizione della prossima uscita nel quartiere). È importante che l’equipe scelga in modo condiviso quali problemi affrontare. La scelta condivisa può esser fatta sia votando sui vari problemi, uno alla volta oppure scegliendo in maniera condivisa i criteri di scelta (ad esempio: quelli più urgenti, quelli più gravi, quello più grave sezione per sezione, vedi anche Consenso al Nido.
4. Chiarire i problemi preselezionati
Le educatrici si chiedono: Abbiamo dati a sufficienza? Dobbiamo parlare con i genitori di questo problema per raccogliere ulteriori informazioni? Oltre ad approfondire la conoscenza dei problemi, le educatrici possono così farsi una idea della loro effettiva priorità.
5. Scegliere il problema da affrontare – tra quelli preselezionati.
È importante che l’intera equipe condivida la scelta del problema (anche le educatrici che potrebbero non essere interessate) e che il gruppo esprima formalmente l’intenzione a risolvere questo problema. Una buona idea è utilizzare strumenti per la creazione del consenso come in Consenso al Nido.
Una idea pratica e semplice, che abbiamo osservato essere molto efficace, è visualizzare la scaletta del Problem Solving (le 5 fasi e sottofasi) nelle riunioni di equipe dedicate ai problemi (ad esempio su un foglio scritto per ciascuna educatrice, o appesa alla lavagna).
Problem solving come documentazione di processo
Un aspetto interessante del Problem Solving è che esso rappresenta in modo diretto una documentazione dei processi, anche educativi, adottato dalle educatrici. In altre parole, esso è un documento già strutturato in maniera tale che può essere studiato per:
- Migliorare il processo di risoluzione dell’equipe educativa
- Prendere spunti per eventuali problemi simili in situazioni diverse
Articoli collegati - Problem solving al nido
Per un approfondimento del diagramma di Causa-Effetto, in versione adattata agli asili nido, vedi Diagramma di Causa-Effetto al Nido.
Per alcuni strumenti utili a prendere decisioni in asilo nido, vedi Consenso al Nido e Voto al nido.
Per un semplice ma efficace strumento per escogitare nuove idee, vedi 6 soluzioni.
Conclusioni - Problem solving al nido
Il processo di Problem Solving, uno degli strumenti più utili per l’equipe educativa di asilo nido, consta di 5 fasi. Nella prima fase il gruppo di lavoro si riunisce e circoscrive il problema, per poter quindi (nella seconda fase) individuarne le cause. A questo punto l’equipe può (anche informandosi ulteriormente) elaborare, scegliere e definire la soluzione a loro avviso più consona al loro asilo nido. Nella quarta fase del Problem Solving, le educatrici eseguono il progetto di attuazione della soluzione e ne valutano i risultati. Nella quinta fase, le educatrici verificano l'effettiva risoluzione del problema su un piano concreto; in caso affermativo, decidono anche se riproporre tale soluzione in maniera stabile nella loro operatività (ad esempio inserendola nel Progetto Educativo). L’importanza del processo di Problem Solving è molteplice, sia come aiuto alla risoluzione dei problemi che l’equipe educativa di un asilo nido si trova spesso ad affrontare, sia per il valore autoformativo per le educatrici che vi è insito.