1. Interazioni tra bambini
1. Interazioni tra bambini
Il concetto fondamentale che questa sottoscala della SVANI valuta è quanto le interazioni tra i bambini siano incoraggiate, promosse e facilitate dalle educatrici. Questo perché tali interazioni sono fondamentali per sviluppare al meglio abilità sociali, emotive, cognitive e fisiche. In particolare, questo punto della sottoscala “Interazioni” valuta se:
- Le educatrici rinforzano le interazioni sociali positive (ad esempio: sorridono e fanno apprezzamenti ai bambini che prestano attenzione ai loro pari)
- Le educatrici aiutano i bambini a riconoscere forme di partecipazione e a interagire tramite queste (ad esempio: a consolarsi l’un l’altro, a giocare assieme, ecc.).
- Le educatrici incoraggiano la creazione di attività in piccoli gruppi e aiutano poi i bambini ad alternarsi in turni e cooperare tra di loro (nota: l’alternanza in turni è ovviamente possibile solo dopo i 24-30 mesi).
2. Interazione adulto - bambino
2. Interazione adulto - bambino
Il concetto fondamentale che questa sottoscala della SVANI valuta è quanto le interazioni tra adulti e bambini nell’asilo nido siano differenziate in relazione ai bisogni di ciascun bambino, quanto siano caratterizzate non solo dall’esigenza di sorveglianza continua ma anche dallo sviluppo di legami di fiducia e di sostegno. In particolare, questo punto della sottoscala “Interazioni” valuta se:
- Durante il giorno al nido vi sono molte interazioni sociali positive tra adulto e bambini (ad esempio: li si prende in braccio, li si accarezza, ecc.).
- Le educatrici, unitamente alle ausiliarie e alle supplenti, modificano lo stile di interazione in relazione ai bisogni dei singoli bambini e sono sensibili ai loro sentimenti e alle loro reazioni (ad esempio: l’educatrice avverte il bambino prima di prenderlo in braccio). La modifica dello stile di interazione significa rispondere alle esigenze dei bambini prontamente (ogni bambino ha “tempi” diversi), in modo coerente, e con affetto (manifestato a ciascun bambino). NDA: questo in definitiva significa essere un modello di come si sviluppano le relazioni cordiali e basate sulla fiducia con un'altra persona e aiutare i bambini a svilupparne di positive nel loro futuro.
Questi sono alcuni indicatori di una buona relazione educatrice-bambini secondo la SVANI (NDA: e quindi buoni suggerimenti per la costruzione di questa relazione!):
- Progettazione di momenti per conoscere i bambini (ad esempio: sessioni di osservazioni anche con altre educatrici)
- Non considerare mai solo il gruppo, ma i singoli bambini come individui distinti
- Sempre trovare un tempo “soddisfacente” (dal punto di vista del bambino) per ciascuno, anche per quelli che hanno meno esigenze di cura rispetto ad altri
- Soddisfare le esigenze di ogni singolo bambino (esigenze individuali, quindi sono necessarie risposte individualizzate)
- Adattare la routine quotidiana per soddisfare le diverse esigenze
- Osservare, ascoltare e rispondere ai bambini
- Dare al singolo bambino la massima attenzione
- Rispettare i bambini. Far sentire loro che li apprezzate (bastano uno sguardo, un sorriso e delle parole dolci e di incoraggiamento)
- Nel possibile, creare opportunità per i bambini in cui possano prendere decisioni proprie
- Fornire al bambino la possibilità di scelta
- Essere affidabile
Le educatrici di asilo nido devono avere una buona comprensione di come i bambini apprendono. Devono quindi essere in grado di rispondere in maniera semplice e chiara ai bambini mentre questi fanno domande esplorando materiali o in altre situazioni. Devono essere in grado di risolvere i conflitti tra i bambini e contribuire allo sviluppo di tali competenze nei bambini stessi.
Le educatrici, nelle conversazioni coi bambini, ascoltano ed estendono le loro idee ponendo domande a risposta aperta o aggiungendo informazioni per estendere il pensiero relativo al loro gioco.
Le educatrici incoraggiano e aiutano i bambini a sviluppare le competenze necessarie per utilizzare i materiali e le attrezzature, in maniera appropriata all’età. (NDA: evitando di “insegnare il corretto uso” delle cose.)
Un aspetto particolare di questa sottoscala SVANI riguarda la sicurezza e la sorveglianza degli adulti (in particolare delle educatrici di asilo nido). Tali elementi valutano se:
- Il numero di educatrici o di adulti è sufficiente a sorvegliare l’intera area e tutti i punti in cui i bambini potrebbero trovarsi. Spesso questo dato è considerato equivalente al rapporto numerico educatrice/bambini, ma in realtà la SVANI considera la sorveglianza realmente osservata.
- Le educatrici sorvegliano e osservano attentamente i bambini impegnati nei giochi (in particolare i bambini più grandi impegnati in giochi con componente motoria globale). Sono inoltre pronte ad intervenire ogni volta che la sicurezza dei bambini è compromessa.
- Sono definite delle “regole di sicurezza” con i bambini (NDA: utili con i bambini più grandi, che partecipano volentieri alla loro creazione). Ad esempio: "la sabbia rimane dentro (la sabbiera)", “si entra in piscina tutti assieme (con l’educatrice)”, ecc.
3. Controllo emotivo
3. Controllo emotivo
Il concetto fondamentale che questa sottoscala della SVANI valuta è quanto il servizio di asilo nido (in particolare le educatrici) contribuisca alllo sviluppo di un controllo emotivo da parte di bambini e quanto li indirizzi e li sostenga verso un comportamento socialmente accettabile. In particolare, questo punto della sottoscala “Interazioni” valuta se:
- Sono stati progettati (ad esempio nel progetto educativo) o previsti sistemi per evitare conflitti (ad esempio: il numero di giocattoli a disposizione è sufficiente, gli stressor ambientali sono ridotti, ecc.)
- Sono stati progettati (ad esempio nel progetto educativo) o previsti sistemi per promuovere interazioni adatte all’età (ad es. si lascia spazio al bambino che sta usando il suo giocattolo preferito, i passaggi da un’attività a un’altra sono graduali, ecc.). NDA: si tratta quindi di non creare frustrazioni inutili nei bambini.
- Sono stati progettati (ad esempio nel progetto educativo) momenti educativi rivolti ad aiutare i bambini a riconoscere i sentimenti degli altri e a sensibilizzarli ai sentimenti altrui.
- Molto importante: le educatrici rispondono coerentemente fra loro ai comportamenti di uno stesso bambino.
- L’educatrice osserva l’ambiente e il contesto alla ricerca delle possibili cause di un comportamento anomalo di un bambino (NDA: Molto importante)
- Le aspettative dell’educatrice sono realistiche e basate sull’età e sulle abilità di ogni singolo bambino (ad esempio l’educatrice è paziente col bambino che piange o manifesta un atteggiamento oppositivo, non innesca prove di forza o assume atteggiamenti di distacco o separazione).
- L’educatrice deve essere chiara, positiva e ferma, a partire da regole semplici e chiare e limiti che i bambini capiscono (nota: per l’educatrice questo significa che le regole prima devono essere funzionali al bambino, poi proposte. Inoltre questo significa che le stesse regole si evolveranno man mano che il bambino cresce e si sviluppa).
- Le regole e i limiti sono semplici e chiari, coerenti con l’età dei bambini e sono spiegate dalle educatrici agli stessi. Tali regole e limiti, nel caso dei bambini più grandi, possono essere definiti anche con il loro coinvolgimento.
- L’educatrice promuove e facilita i bambini a usare capacità di problem solving.
4. Inserimento: modalità e tempi
4. Inserimento: modalità e tempi
Il servizio di asilo nido progetta e organizza il momento dell’inserimento.
Si chiede ai genitori di accompagnare i bambini che cominciano a frequentare il nido per la prima volta e di restare con loro per tutto il periodo dell’inserimento.
Si spiega, inoltre, ai genitori come comportarsi con i propri figli e con altri bambini che frequentano l'asilo nido.
Questi dati possono essere raccolti o con una osservazione durante l'inserimento, oppure con una intervista alle educatrici che partecipano tale fase di accoglienza.