Educatrice come Base Sicura
In questo articolo vedremo cosa si aspettano i bambini da una educatrice come base sicura, e quindi di cosa hanno bisogno sia loro fornito dall’educatrice di asilo nido. L’articolo è utile alle educatrici per capire sia le aspettative dei bambini, sia cosa ci cela dietro un comportamento del bambino, cioè le emozioni collegate ad esso, e quindi per impostare operativamente le proprie azioni in presenza dei bambini.
Il presente articolo parte dalle riflessioni del Progetto Asilo Nido riguardanti i risvolti operativi nel lavoro delle educatrici di asilo nido delle ricerche di John Bowlby (ad esempio: Bowlby, 1988) e Mary Ainsworth (ad esempio: Ainsworth, Blehar, Waters & Wall, 1978) e dell’articolo di Marvin, Cooper, Hoffman e Powell (2002), ed è stato curato dalla psicologa Milena De Giorgi.
Importanza per le educatrici di essere Base Sicura
L’importanza per le educatrici di comprendere l’essere Base Sicura per i bambini è data dal fatto che conoscere cosa si aspetta ciascun bambino da loro è utile per capire cosa ci cela dietro il comportamento del bambino stesso, cioè per comprendere le emozioni collegate ad un dato comportamento.
Tale comprensione permette di mettersi anche emotivamente a sua disposizione, di guardare oltre il comportamento immediato del bambino e di pensare a come soddisfare le sue esigenze di relazione.
In definitiva, la comprensione di come il bambino interpreta l’educatrice come base sicura permette di educare in maniera più efficace (dal punto di vista del bambino) e soddisfacente (dal punto di vista delle educatrici).
Ciò perchè tale comprensione permette alle educatrici di stabilire quell’atmosfera d’armonia e cooperazione nelle interazioni con ciascun bambino (oltre ai lavori di Bowlby e Ainsworth, vedi Waters et al.,1991; Waters et al.,1995) che è una delle caratteristiche tipiche delle relazioni educative rivolte all’autonomia e allo sviluppo della sicurezza dei bambini.
In particolare, nel proseguo dell’articolo le educatrici apprezzeranno l’importanza dell’essere base sicura per il bambino dal punto di vista dello sviluppo emotivo e della conquista dell’autonomia.
Definizione del fenomeno di “base sicura”
Il fenomeno di “base sicura” (secure base phenomenon) nei bambini è definito come il bilanciamento (apparentemente finalizzato ad uno scopo) tra l’esplorare lontano da una figura di attaccamento e il ritornare alla stessa (vedi ad esempio Posada, 2008).
In altre parole, il bambino ciclicamente (e volontariamente) si allontana dalla figura di attaccamento per compiere un’esplorazione e poi vi ritorna.
Le educatrici sono solite compiere osservazioni su questi comportamenti durante l’inserimento, in cui la figura di attaccamento è un genitore. In questo articolo vedremo come sfruttare (grazie al fenomeno della base sicura) il legame di attaccamento che ciascun bambino può creare con l’educatrice. Per alcuni consigli sulla creazione del legame di attaccamento vedi Creare legami di attaccamento sicuro al Nido.
Cosa si aspettano i bambini dall’educatrice come base sicura
Ciascun bambino, da un’educatrice che sia da loro percepita come base sicura, si aspetta:
I supporti emotivi, l’essere accolto e confortato aiutano ogni bambino a conoscere, comprendere, organizzare e gestire le proprie emozioni.
In sintesi, ciascun bambino si aspetta che l’educatrice sia (Marvin, Cooper, Hoffman e Powell, 2002):
- Gentile e pronta a prendersi cura di lui
- Emotivamente disponibile
- Adulta (cioè più forte, più vecchia e più saggia) e quindi in grado di risolvere le situazioni “difficili da gestire” che gli capitano
È chiaro che l’educatrice deve tentare di soddisfare questi bisogni dei bambini con intenzionalità educativa, cioè rispondere in maniera ragionata e finalizzata agli obiettivi educativi individuati per ciascun bambino. Per una riflessione sull’intenzionalità educativa vedi Cura Responsiva al Nido - Definizione.
I 3 aspetti di una educatrice come base sicura
Dal punto di vista di una educatrice di asilo nido, essere una base sicura per i bambini significa che questi si avvicineranno e si allontaneranno, cercheranno sostegno, utilizzeranno l’aiuto fornito, ognuno con un proprio personale stile di comportamento.
Comprendere questi vari comportamenti e sapere quali emozioni sono coinvolte permetterà all’educatrice di:
- Progettare come soddisfare le esigenze dei bambini
- Soddisfare le esigenze dei bambini
Vedremo ora i 3 aspetti di una educatrice come base sicura per i bambini di asilo nido:
1. Educatrice come base sicura di partenza per l’esplorazione
1. Educatrice come base sicura di partenza per l’esplorazione
Ciascun bambino si aspetta di essere sorvegliato quando esplora, per sentire che è al sicuro.
Questo per l’educatrice di asilo nido significa:
- Essere ben visibile
- Ricercare proattivamente il contatto oculare di ciascun bambino; sorridere di rimando
- Essere tranquilla e calma (atteggiamento verbale e non verbale), anche nelle situazioni inattese che possono accadere
- Apprezzare ciò che ciascun bambino sta facendo e incoraggiare anche verbalmente (alcuni bambini ne hanno più bisogno di altri)
- Verbalizzare azioni difficili o particolari, in tono incoraggiante, evitando però di interrompere la concentrazione del bambino. Il “no” non è sorveglianza ma controllo.
Sorvegliare non significa essere invadenti o controllare tutte le mosse di ciascun bambino, né scattare esprimendo un “no” ad ogni azione contraria a quanto l’educatrice prevede.
Ciascun bambino si aspetta di essere aiutato quando ne ha bisogno, ma nel contempo tenta di essere il più possibile autonomo (sopratutto a partire da 18 mesi di età).
Questo per l’educatrice significa:
- Progettare, preparare, allestire, offrire situazioni che siano sufficientemente complesse , cioè tali da essere sperimentate in maniera autonoma e non banale da ciascun bambino. In sintesi, significa progettare e poi proporre situazioni educative lavorando sulla Zona Prossimale di Sviluppo di ciascun bambino, partendo da quello che già ciascun bambino sa fare.
- Aiutare ciascun bambino in maniera appena sufficiente in modo che possa fare da solo. Questo è il contrario del “spiegare”, far vedere o insegnare come si fa! Spesso si tratta di fornire incoraggiamento (contatto visivo, sorriso) se è una nuova attività, o verbalizzazioni rassicuranti e incoraggianti se è un compito “difficile” per il bambino, o semplicemente avvicinarsi al bambino. Molte volte è sufficiente sfruttare le occasioni di attenzione congiunta per, ad esempio, mettere l’ultimo pezzo di una costruzione più alta del bambino stesso quando questo lo chiede!
Bibliografia - Educatrice come Base Sicura
Ainsworth, M. D. S., Blehar, M. C., Waters, E., & Wall, S. (1978). “Patterns of attachment”. Erlbaum, Hillsdale, NJ
Bowlby J., (1988), “A Secure-Base”. Basic Books, New York
Marvin, R. S., Cooper, G., Hoffman, K., Powell, B., (2002). “The Circle of Security project: Attachment-based intervention with caregiver-pre-school child dyads”. Attachment & Human Development, 4, 107-124
Posada G., (2008), “Attachment”, in Haith M.M, Benson J.B. (eds), Enc. of Infant and Early Childhood Development, vol. 1, Elsevier, pag. 96
Waters E., Kondo-Ikemura K., Posada G., and Richters J., (1991). “Learning to love: Milestones and mechanisms”. In: Gunnar MR and Sroufe LA (eds.) Self Processes and Development. The Minnesota Symposia on Child Psychology, vol. 23, pp. 217–255. Hillsdale, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.
Waters E., Vaughn B.E., Posada G., and Kondo-Ikemura K., (1995). “Caregiving, cultural, and cognitive perspectives on secure-base behavior and working models: New growing points of attachment theory and research”. Monographs of the Society for Research in Child Development 60 (2-3, Serial No. 244).
Articoli collegati - Educatrice come Base Sicura
Per alcune idee sulla creazione del legame di attaccamento vedi Creare legami di attaccamento sicuro al Nido.
Per una riflessione sull’intenzionalità educativa vedi Cura Responsiva al Nido - Definizione.
Conclusione - Educatrice come Base Sicura
In questo articolo abbiamo visto cosa si aspettano i bambini da una educatrice da loro percepita come base sicura, e quindi di cosa hanno bisogno sia loro fornito dall’educatrice. Ciò per aiutare le educatrici a capire cosa ci cela dietro un comportamento del bambino, cioè le emozioni collegate ad un dato comportamento. In particolare, l’articolo ha illustrato l’importanza dell’essere base sicura per il bambino dal punto di vista dello sviluppo emotivo e della conquista della autonomia.
Ciascun bambino si aspetta: a) Supporto fisico all’esplorazione; b) Supporto emotivo all’esplorazione; c)Supporto al “ritorno” dall’esplorazione. Questi supporti aiutano il bambino a divenire autonomo, indipendente e (sopratutto il supporto emotivo) a conoscere, comprendere, organizzare, gestire, le proprie emozioni. Ciascun bambino si aspetta quindi che la propria educatrice sia a) gentile e pronta a prendersi cura di lui; b) emotivamente disponibile; c) in grado di risolvere le situazioni “difficili da gestire” che gli capitano. Abbiamo poi visto cosa significa tradurre queste aspettative del bambino in operatività dell’educatrice, distinguendo i momenti in cui il bambino “parte per l’esplorazione” e “ritorna dall’esplorazione” del mondo. Infine abbiamo proposto alcune indicazioni per l’educatrice come base sicura per le emozioni dei bambini di asilo nido.