Rabbia del bambino al Nido
Per le educatrici di asilo nido e i genitori, la rabbia del bambino è una delle emozioni più difficili da gestire, e a volte anche da comprendere. In quest’articolo proporremo una serie di evidenze scientifiche utili ai genitori e alle educatrici di asilo nido per creare delle strategie educative efficaci, sia nel promuovere nel bambino lo sviluppo dell’autoregolazione, sia a gestire gli episodi di rabbia. Dopo una riflessione sull’importanza della rabbia come emozione per il bambino di asilo nido, e della necessità di affrontarla all’interno dell’asilo nido, passeremo a vederne quali aspetti ne condizionano lo sviluppo. Infine, proporremo alcune riflessioni su possibili strategie che le educatrici di asilo nido possono impiegare dal punto di vista educativo nei confronti della rabbia del bambino. Il seguente articolo si basa sul materiale presentato nei corsi di formazione per educatrici di asilo nido, tenuti dalla dottoressa Milena De Giorgi, sullo sviluppo socioemotivo dei bambini 0-3 anni, e da lei redatto per Progetto Asilo Nido.
Rabbia del bambino al Nido - Importanza per le educatrici
In asilo nido, le manifestazioni di rabbia di un bambino sono di grande importanza per le educatrici, poiché condizionano negativamente sia le interazioni in corso con quel bimbo, sia il clima del gruppo dei pari, sia le situazioni educative che seguiranno nella giornata.
La domanda che ci poniamo è quindi la seguente: le educatrici devono attuare azioni rivolte alla sola gestione della rabbia – caso per caso –, o progettare educativamente e poi applicare strategie educative rivolte allo sviluppo complessivo di ciascun bambino, che comprendano anche la regolazione di emozioni negative come la rabbia?
Per rispondere, abbiamo prima cercato evidenze scientifiche sulla possibilità di poter agire educativamente sulla rabbia. Ricordiamo che eventuali definizioni, termini e concetti qui indicati, ma non spiegati, sono raccolti in Termini per asilo nido.
Perché adottare strategie educative per la rabbia del bambino al Nido
Alcune ricerche hanno evidenziato che, se le educatrici rispondono costantemente alla rabbia dei bambini con calma e tranquillità o con manifestazioni sorridenti e gioiose, i bambini in assenza della madre si dimostrano più interessati a ciò che li circonda, manifestano emozioni positive con maggior frequenza e sono più aperti verso gli altri, anche verso persone estranee (Denham, 1993).
Inoltre, alcune ricerche hanno dimostrato che, se le educatrici rispondono costantemente con rabbia, con atteggiamento ostile, o con comportamenti in vario modo aggressivi, a quelli "difficili da gestire" dei bambini, questi persistono nell’arrabbiatura più a lungo, evidenziano una bassa empatia verso i pari e, in assenza della madre, non si dimostrano aperti verso gli altri adulti (Crockenberg, 1985).
Inoltre, bambini che si arrabbiano facilmente perché incapaci di gestire le frustrazioni hanno capacità di attenzione minori (Calkins, Dedman, Gill, Lomax, & Johnson, 2002), con possibili esiti negativi sia per il futuro scolastico degli stessi, sia per maggiori difficoltà nelle relazioni coi pari (Calkins, 1994).
A tutto questo si aggiunge che manifestazioni di rabbia (ma anche di gioia) sono più frequenti nei bambini in un gruppo di pari, rispetto a quelle di altre emozioni come tristezza, dolore o disagio (Denham, 1986) – aspetto questo da considerare attentamente in asilo nido.
È infine interessante il fatto che, di fronte a situazioni che scatenano forti emozioni quali la rabbia, il bambino si crea delle aspettative sulle interazioni degli adulti coinvolti (Jenkins, Franco, Dolins, & Sewell, 1995). Non è quindi un semplice osservatore, ma un attento analizzatore!
Perciò, una strategia educativa che si basi su un’idonea modellazione emotiva e pratiche di socializzazione può essere utile a far sì che il bambino sviluppi strategie di autoregolazione utili per modulare lo scatenarsi delle emozioni negative quali la rabbia, sviluppando così nel tempo comportamenti più empatici e socialmente competenti.
Queste ricerche fanno quindi emergere la necessità, in un asilo nido di qualità, di inserire nel Progetto Educativo e poi implementare quotidianamente strategie coerenti e continue nel tempo per lo sviluppo “positivo” della rabbia da parte del bambino, più che focalizzarsi sulla gestione dei suoi singoli episodi “esplosivi”.
Rabbia e sviluppo del bambino al nido
Per capire quali strategie educative per la rabbia una educatrice di asilo nido, o un genitore, possano adottare, è consigliabile partire da cosa sia questa emozione per il bambino e come questa si sviluppa nel tempo.
Strategie educative per la rabbia al Nido
Da tutte le varie considerazioni sopra riportate, emergono le seguenti strategie educative basate su evidenze scientifiche, facilmente inseribili nel Progetto Educativo di un asilo nido e combinabili in maniera personale da ciascuna educatrice con le proprie azioni educative:
Rabbia del bambino al Nido - Bibliografia
Clicca per visualizzare la bibliografia per la rabbia del bambino in asilo nido
Buss, K. A., & Goldsmith, H. H. (1998). Fear and anger regulation in infancy: Effects on the temporal dynamics of affective expression. Child Development, 69, 359–374.
Buss, K. A., & Kiel, E. J. (2004). Comparison of sadness, anger, and fear facial expressions when toddlers look at their mothers. Child Development, 75, 1761– 1773.
Calkins, S. D. (1994). Origins and outcomes of individual differences in emotion regulation. Monographs for the Society of Research in Child Development, 59 (1–2, Serial N. 240), 53–72.
Calkins, S. D., Dedmon, S. E., Gill, K. L., Lomax, L. E., & Johnson, L. M. (2002). Frustration in infancy: implications for emotion regulation, physiological processes, and temperament. Infancy, 3(2), 175–197.
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Rabbia del bambino al Nido - Articoli collegati
Per un'analisi dell'importanza del legame di attaccamento, e alcuni suggerimenti su come facilitare al bambino lo sviluppo di un legame di attaccamento sicuro con l'educatrice, vedi: Creare legami di attaccamento sicuro al Nido.
Un'analisi del temperamento dei bambini, utile all'operatività delle educatrici di asilo nido, è contenuta in Temperamento al Nido.
Per chi sia interessata ad alcune considerazioni più generali su come comprendere e interpretare il comportamento "difficile da gestire" dei bambini in asilo nido, consigliamo la lettura di Capire i comportamenti dei bambini al nido.
Rabbia del bambino al Nido - Conclusioni
In quest’articolo abbiamo affrontato la rabbia del bambino di asilo nido dal punto di vista educativo. Siamo partiti da evidenze scientifiche sull’importanza e sulle caratteristiche della rabbia per il bambino di asilo nido, in quanto emozione di base funzionale alle interazioni con ciò che lo circonda. Abbiamo in particolare visto come la rabbia segua lo sviluppo del bambino, quali siano il ruolo del temperamento e dell’attaccamento, e quali le possibili differenze tra la rabbia a casa e in asilo nido. Abbiamo quindi proposto alcune strategie educative per promuovere in modo efficace l’autoregolazione della rabbia nel bambino di asilo nido. Queste strategie educative, facilmente inseribili in un Progetto Pedagogico o Educativo e personalizzabili da parte delle educatrici di asilo nido, si basano in sintesi su: (a) Socializzazione indiretta; (b) Modello “positivo” di tutto il gruppo delle educatrici; (c) Favorire l’attaccamento sicuro tra educatrice e ciascun bambino; (d) Conoscere il temperamento del bambino e supportare la sua autoregolazione delle emozioni con adeguate individualizzazioni; (e) Fare attenzione ai propri bias percettivi nelle manifestazioni di rabbia del bambino in asilo nido.
Socializzazione indiretta
Socializzazione indiretta
Sulla scorta delle ricerche sopra riportate, una educatrice di asilo nido può incoraggiare e rinforzare le manifestazioni delle emozioni positive, e minimizzare l’impatto di quelle emozioni negative come la rabbia, ad esempio dimostrandosi rattristata per quanto sta succedendo. L’educatrice dovrebbe cioè fare da specchio “distorto” verso le emozioni positive. In altre parole: rispondere in maniera diversa alle emozioni che il bambino mostra o che sono manifestate nella situazione, costituendo un modello da imitare, e che nel tempo porterà ad una naturale riduzione nella frequenza delle manifestazioni negative rispetto a quelle positive o neutre. Quest’azione di socializzazione indiretta delle emozioni è efficace già dai 24 mesi (Buss & Kiel, 2004).