Clicca per gli esempi di attività di raccolta differenziata al Nido:
Raccolta differenziata di plastica alla routine della merenda
Raccolta differenziata di plastica alla routine della merenda
Questo è un esempio di variazione di una routine in maniera da inserire, in modo “naturale”, una breve attività di raccolta differenziata. In questo caso, la raccolta differenziata costituisce una fase di transizione, che conclude la routine e contribuisce a preparare il bambino alla successiva parte della giornata.
In quanto fase di transizione, ogni educatrice può crearvi un rituale personalizzato, rendendola più giocosa e/o più attinente al proprio Progetto Educativo.
Raccolta differenziata di plastica alla merenda - Esempio
Una usuale merenda negli asili nido è costituita dalla proposta di vasetti di yogurt, 1-2 volte la settimana, che i bambini mangiano con un cucchiaino.
La variazione nella routine in questo caso è concettualmente molto semplice: agli usuali gesti che concludono la merenda (riporre il bavaglino e il cucchiaio), si aggiungerà il portare il vasetto vuoto nel bidone destinato alla raccolta differenziata della plastica.
Questo bidone sarà introdotto dall’educatrice, a segnare la fine della merenda e l’inizio della raccolta. Ciò può esser fatto con una canzone, con verbalizzazioni o altro.
Le azioni di raccolta differenziata sono ben comprensibili ai bambini, e nella nostra esperienza abbiamo osservato che sono facilmente fatte proprie. Ciò anche in considerazioni di azioni simili che solitamente già si propongono di fare ai bambini, quali: riporre il bavaglino, riporre i cucchiai, raggrupparli vicino alla porta per andare in bagno, ecc.
Il trasporto del vasetto e la sua caduta nel vaso sono:
- Sotto i 24 mesi: un gesto individuale, che è consigliabile però attuare in piccolo gruppo (come ad esempio il passaggio ad un altro ambiente)
- Sopra i 24 mesi: gesto individuale con connotati sociali. Infatti, le educatrici possono sfruttare sia la nascente autonomia dei bambini, sia le interazioni che avvengono tra coppie di amici
Dopo la raccolta differenziata, la routine si conclude con il lavaggio delle mani, ecc., in maniera uguale a quanto si è sempre fatto.
Routine e raccolta differenziata dilatata nel tempo
In questo caso, la raccolta differenziata si fa solamente 1-2 volte la settimana, quando nella routine sono proposti i vasetti di yogurt. È quindi corretto chiedersi come i bambini reagiranno ad una variazione proposta con cadenza così dilatata.
Dalla nostra esperienza, abbiamo osservato che, nel giro di un mese, i bambini sopra i 24 mesi differenziano in maniera partecipata e con manifesto interesse. Il risultato migliore, dato da maggior partecipazione e divertimento, lo abbiamo osservato inserendo delle verbalizzazioni anticipatorie che evidenziavano la differenza nella routine, oltre agli usuali rinforzi positivi durante la fase di raccolta differenziata.
I bambini sotto i 24 mesi osservano e seguono quanto hanno fatto i più grandi.
Possiamo quindi affermare che la proposta di raccolta differenziata in una routine, anche se a cadenza dilatata, è facilmente compresa e attuata dai bambini alla presenza di adeguate verbalizzazioni precedenti la routine stessa.
Alcuni esempi di verbalizzazioni anticipatorie
Esempi di verbalizzazioni anticipatorie la fase di raccolta differenziata sono:
- Oggi mangiamo lo yogurt, che è dentro il ...?
- Bravi, il vasetto di plastica! E dopo aver mangiato lo yogurt, il vasetto lo mettiamo nel bidone col coperchio di colore... (indicando il contenitore)??
- Bravi, adesso mangiamo lo yogurt e poi raccogliamo i vasetti vuoti.
Riordino dopo attività con materiali commestibili (umido)
Riordino dopo attività con materiali commestibili (umido)
Questo è un esempio di variazione di una classica attività strutturata in maniera da inserire, in modo “naturale”, una breve fase di raccolta differenziata. In questo caso, la raccolta differenziata costituisce una fase di riordino finale, che contribuisce a preparare il bambino alla conclusione dell’attività e al passaggio alla successiva parte della giornata.
In quanto fase finale di una attività già progettata, ogni educatrice può adattarla in maniera da renderla più coerente con quanto la precede.
Raccolta differenziata dell’umido dopo attività strutturata - Esempio
Alcune delle attività più classiche negli asili nido sono quei laboratori “sporchevoli” e quelle attività grafico-espressive in cui i bambini giocano e sperimentano con materiali naturali commestibili, come frutta e verdura. Solitamente queste attività si concludono con la “chiusura” dell’attività da parte dell’educatrice e la successiva pulizia del bambino.
L’idea progettuale è stata quella di sfruttare la tendenza a continuare il pasticciamento dell’attività (molto apprezzata dai bambini), proponendo la raccolta differenziata nella forma di un “riordino”; tale riordino consiste nel portare il “pasticciato” umido nell’apposito contenitore. Inoltre, in tal modo si crea una sorta di transizione nella conclusione dell’attività, molto utile per quei bambini che hanno difficoltà a interrompere di netto quanto stanno facendo o che hanno bisogno di più tempo per passare ad altri momenti e ambienti.
Verso la chiusura dell’attività (circa 5-7 minuti prima della fine prevista), l’educatrice introduce il contenitore dell’umido ai bambini. Può ad esempio farlo portare da un’ausiliaria, o portarlo da un angolo in mezzo alla stanza, ecc. Accompagna il gesto con verbalizzazioni che esplicitano la fine dell’attività e l‘inizio della raccolta differenziata, ponendo in risalto il concetto di “umido riciclabile” di quello che rimane dalle azioni dei bambini quando questo non è più usabile.
Via via che i bambini iniziano la raccolta, può essere necessario raggruppare gli oggetti più piccoli con una scopa o tirando un lembo del telo. L’educatrice dovrebbe osservare come i bambini interpretano questo momento: infatti, alcuni possono non apprezzarlo (si tratta di una variazione di quanto hanno fatto e visto fino a quel momento). In questi casi, le educatrici possono lasciare pure che i bambini continuino a conferire i singoli piccoli pezzi per qualche minuto, poi chiuderanno l’attività come di consueto.
Nota. I prodotti dei bambini non dovrebbero rientrare nei gesti di raccolta differenziata, perché sono “propri” dei bambini, non rifiuti. La raccolta si concentra su quanto rimane a terra o sui teli, e che possa essere preso in mano dai bambini, anche se si tratta di cose minuscole.
Attività e raccolta differenziata dilatata nel tempo
In questo caso, la raccolta differenziata è attuata in maniera non costante nel tempo, asseconda di quanto previsto nel Programma Didattico. È quindi corretto chiedersi come i bambini reagiranno ad una variazione proposta con cadenza così dilatata.
Una prima considerazione è, quindi, che se le educatrici inseriscono nel proprio Progetto Educativo la raccolta differenziata, è consigliabile predispongano almeno una attività con materiali alimentari per settimana. In tal caso, si ricade nell’osservazione vista prima per la routine.
Abbiamo comunque osservato una notevole partecipazione e interesse nei bambini sopra i 24 mesi cui questa attività di chiusura con raccolta differenziata è proposta. Ciò probabilmente grazie alle continue interazioni con l’educatrice, che stimola, rinforza e apprezza quanto ciascun bambino compie, e al piacere dei bambini nel continuare l’attività in una maniera inconsueta, che associa il pasticciare al movimento motorio globale.
È consigliabile comunque che le educatrici preparino i bambini con adeguate verbalizzazioni preparatorie alla fase di raccolta differenziata, già all’inizio dell’attività coi materiali eduli, sia durante l’attività stessa. A tale fine, abbiamo osservato che la canzone “Andiam a riciclar” è efficace con i bambini (vedi paragrafi seguenti).
Raccolta differenziata e gioco simbolico
Raccolta differenziata e gioco simbolico
Le educatrici possono inserire elementi che ricordino ai bambini, anche vagamente, la raccolta differenziata. Un semplice esempio è introdurre un bidone simile a quelli reali nell’angolo della cucina, presentandolo “come quello della raccolta dell’umido (o altro)”, come quello “che usano la mamma e il papà a casa per l'umido”. In alternativa, si può usare uno scatolone con elementi cromatici che ricordano tali bidoni.
L’inserimento del contenitore non insiste sul relativo uso e non forza i bambini a utilizzi codificati. Non sono inoltre previste verbalizzazioni durante l’attività del gioco simbolico.
L’efficacia educativa dell’inserimento nel gioco simbolico di elementi che richiamano la raccolta differenziata è probabilmente molto ridotta. Ciò perché abbiamo osservato che la raccolta differenziata “simbolica” avviene con maggior frequenza per i bambini che già fanno lo stesso anche a casa. Nonostante questo, la proposta simbolica:
- Crea un continuo all’interno delle varie situazioni dell’asilo nido (routine e attività)
- Ha un costo pressoché nullo
- Non implica l’impiego di risorse ulteriori o aumento del carico di lavoro delle educatrici
- Può costituire esempi per l’imitazione o la nascita di giochi collaborativi
Quindi è consigliabile valutarla nel proprio Progetto Educativo.
Raccolta differenziata e lettura al nido
Raccolta differenziata e lettura al nido
Tutte le attività di raccolta differenziata possono essere incentivate con momenti di lettura e proposte di libri illustrati relativi a questo argomento. È consigliabile che le educatrici creino un proprio libro illustrato, come descritto in Grandi libri, con immagini reali di quanto avviene nel loro asilo nido. Questo è facilmente ottenibile con una sequenza fotografica che mostri i bidoni effettivamente usati e i singoli bambini che compiono i gesti di raccolta differenziata.
Questi libri illustrati possono essere lasciati a disposizione dei bambini in vari angoli della sezione, mentre una variante “a muro” può essere disposta vicino a dove si porranno i contenitori per il riciclo.
A queste proposte di libri, le educatrici possono unire letture di storie che raccontino come i bambini dell’asilo nido a loro affidati compiono queste azioni. Questo è facilmente ottenibile, partendo dalla sequenza fotografica di prima, aggiungendo una semplice didascalia che illustra cosa si vede nella foto.
Ad esempio: ecco che arriva il bidone giallo, quello della plastica, vedete che A sta portando ai bambini il bidone...; adesso tocca a B mettere il suo vasetto nel bidone giallo, ecco che solleva il coperchio e mette dentro il suo vasetto di plastica...
Raccolta differenziata e canzoni mimate
Raccolta differenziata e canzoni mimate
Tutte le attività di raccolta differenziata possono essere ritualizzate con canzoni mimate. Inoltre, le canzoncine possono essere usate nelle transizioni che le precedono e in altre situazioni educative.
Un esempio di canzone mimata per la raccolta differenziata è “Andiam a riciclar”, proposta in Canzone per attività di raccolta differenziata al Nido.