Bambino che mangia in modo problematico
In questo articolo, curato dalla dottoressa Milena De Giorgi, proporremo alle educatrici alcune riflessioni sul bambino che mangia in modo problematico, un fenomeno comune negli asili nido. Proporremo anche alcune idee e linee guida generali su come gestire tale fenomeno.
Importanza per le educatrici del bambino che mangia in modo problematico
Per le educatrici di asilo nido, il fatto che un bambino mangi in modo problematico, piuttosto che senza problemi, riveste grande importanza. Infatti, ogni educatrice ha avuto esperienza di un bambino che mangiava in modo problematico e delle conseguenze relative. Questo fenomeno crea frustrazione in tutti i soggetti coinvolti e incide negativamente sull’esperienza che il bambino vive in asilo nido; inoltre può essere causa di stress anche per gli altri bambini del gruppo. Analizzare, comprendere le cause e arrivare ad una risoluzione del problema con questo bambino è perciò fondamentale.
Il bambino che mangia in modo problematico
La maggior parte dei bambini apprezza il cibo e non ha problemi a mangiare, se le educatrici si mettono in sintonia con loro (cioè prestano attenzione alle loro peculiarità e agiscono in modo da soddisfare i loro bisogni in maniera individualizzata – vedi anche Individualizzazione di azioni educative al Nido - Buone pratiche). Inoltre, le educatrici devono essere consapevoli che, normalmente, i bambini si autoregolano nell’assunzione di cibo; essa è, infatti, legata a vari fattori individuali (e spesso contingenti), come il movimento fisico. Ciò significa che un bambino può anche saltuariamente essere inappetente o comunque non aver voglia di pranzare.
Vi sono comunque bambini che, per differenze nei gusti acquisiti, nell’appetito e nella loro storia relativa al cibo, possono avere problemi durante il pranzo. Nota: in questo articolo non sono trattati problemi di natura medica, come patologie del tratto digerente, ecc.
Bambino che mangia in modo problematico - Situazioni comuni
Indichiamo nel seguito 8 situazioni comuni negli asili nido relative al bambino che mangia in modo problematico:
1. Diminuzione normale dell’appetito
1. Diminuzione normale dell’appetito
Verso i due anni, la maggior parte dei bambini ha una riduzione naturale della velocità di crescita. In altre parole, necessitano di meno energia e quindi di minor assunzione di cibo.
Capita quindi alle educatrici di vedere bambini di asilo nido che il mese precedente mangiavano un piatto intero limitarsi a mezzo. Capita anche di raccogliere le preoccupazioni di madri che hanno osservato ciò.
È importante evitare di insistere per finire le usuali porzioni, al fine di evitare l’innesco di rabbia nei bambini e la possibile costituzione di prove di forza.
Solitamente il guadagno di peso di questi bambini resta nella norma, anche se sembrano mangiare poco agli occhi degli adulti. Non sono necessarie azioni da parte dell’equipe di lavoro verso tali bambini, mentre sono in genere necessari incontri e colloqui con i genitori per dissipare le loro preoccupazioni. Per alcuni consigli vedi Comunicazione famiglie - educatrici.
Linee guida generali utili con il bambino che mangia in modo problematico
Le seguenti linee guida generali, utili con i bambini che mangiano in modo problematico, derivano dalla nostra esperienza. Esse si fondano sulla considerazione che ogni bambino ha storie e bisogni individuali, che devono essere individuati, raccolti e analizzati sia prima dell’arrivo negli asili nido (fondamentali i colloqui preliminari coi genitori) sia durante la sua permanenza nel servizio.
Alcune linee guida generali per approcci al bambino che mangia in modo problematico:
1. Descrivere in dettaglio i problemi e provare a capirne l’origine
1. Descrivere in dettaglio i problemi e provare a capirne l’origine
Provate a rispondere in forma scritta a queste domande:
- Quale è stato il primo giorno in cui si è manifestato il problema?
- Si manifesta tutti i giorni?
- Si manifestano anche altri problemi?
- Quali sono i comportamenti mostrati dal bambino? (Vedi anche il punto 2 e il punto 9 successivi).
Raccolti più dati possibili, magari con osservazioni mirate (vedi Osservazione al Nido – Metodi e strumenti) e specifici colloqui con i genitori, si può discuterne tra educatrici di sezione e/o con la coordinatrice psicopedagogica. Uno strumento utile in questa fase di descrizione è il diagramma causa-effetto, descritto in Diagramma di Causa-Effetto al Nido.
Consigliamo di inserire nella descrizione anche quanto raccolto da altre osservazioni sul bambino, come ad esempio quelle relative al temperamento.
Articoli collegati - Bambino che mangia in modo problematico
Per un'analisi delle caratteristiche della routine del pranzo, vedi Routine al Nido - Pranzo e per le fasce di età: Routine al Nido - Pranzo di lattanti e semidivezzi e Routine al Nido - Pranzo dei divezzi.
Per alcune idee sugli strumenti da usare per l'osservazione, vedi Osservazione al Nido – Metodi e strumenti.
Per un approfondimento sullo strumento di analisi dei pronlemi qui indicato, vedi Diagramma di Causa-Effetto al Nido.
Per alcune riflessioni sull'individualizzazione di azioni educative in asilo nido, vedi Individualizzazione di azioni educative al Nido - Buone pratiche.
Per alcuni consigli sulla comunicaizone con le famiglie, vedi Comunicazione famiglie - educatrici.
Lo sviluppo dei bambini nella fascia d'età qui considerata è in Attività e sviluppo a 30-36 mesi.
Per una definizione e alcune riflessioni sull'importanza del temperamento del bambino per l'educatrice di asilo, vedi Temperamento al Nido.
Conclusioni - Bambino che mangia in modo problematico
In questo articolo abbiamo proposto alle educatrici alcune riflessioni su un fenomeno comune negli asili nido: il bambino che mangia in modo problematico. Abbiamo in particolare analizzato alcune situazioni comuni, quali: 1. Diminuzione normale dell’appetito; 2. Problemi alla nascita; 3. Dieta familiare non bilanciata; 4. Prova di forza; 5. Resistenza all’ambiente in fase iniziale d’inserimento o in caso di inserimento problematico; 6. Bias delle educatrici; 7. Resistenza ai cibi proposti per provenienza da culture diverse; 8. Resistenza alle novità.
Abbiamo proposto poi alcune linee guida generali per approcci al bambino che mangia in modo problematico, scaturite dalla nostra esperienza, come: 1. Descrivere in dettaglio i problemi e provare a capirne l’origine; 2. Lavorare con i genitori, sia nell’analisi sia nella ricerca di soluzioni; 3. Nel limite del possibile, uniformare le routine del pasto tra casa e asilo nido; 4. Se il bambino guadagna peso in maniera normale, non preoccuparsi delle quantità consumate; 5. Servire solo cibo nutriente e sano come previsto dal servizio, in modo vario e attraente, in piccole porzioni; 6. Evitare le prove di forza; 7. Evitare emozioni negative prima e durante i pasti; 8. Provare a modificare l’ambiente in cui il bambino mangia; 9 .Utilizzare un protocollo di comunicazione scritto e standard per essere usato coerentemente dalle varie educatrici che si succedono (utile anche per le comunicazioni con ausiliarie e genitori); 10. Prevedere un semplice protocollo di verbalizzazioni da usare, da parte delle educatrici di asilo nido, durante la routine del pasto con i bambini e in particolare con quello che mangia in modo problematico.